Slave Narratives

Slave Narratives di Francesca Fratesi

Un’indagine dei paesaggi sonori nelle slave narratives

Writing Sonic Thinking sound studies in Italia nel XXI secolo – vol. II

Per quanto possa risultare un’affermazione inconsueta, il suono accompagna e completa la letteratura. Lo dimostra la facilità con cui risulta possibile e spontaneo l’accostamento degli studi sul suono ai testi letterari.

In particolare, nella letteratura afroamericana è possibile contraddistinguere una particolare attitudine alla sonorità. Insita ed espressa in questi testi è infatti la cultura di quel popolo che tolto alle proprie terre di origine, si vide costretto ad emigrare spinto dall’atroce fenomeno della tratta degli schiavi. Sulle navi schiaviste salirono quelle melodie e quei canti mai dimenticati e contenuti anche nelle slave narratives. Questo saggio si pone l’obbiettivo di analizzare ed approfondire il ruolo del suono in questi racconti.



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Slave Narratives:

Introduzione

Con il termine Sound Studies si intende la ricerca in campo sonoro che viene associata a numerosi ambiti tra cui è possibile riconoscere anche quello della letteratura. È un campo di studi interdisciplinare che si concentra sulle tecniche del suono e sui loro effetti sull’ambiente. Gli studi relativi al Soundscape, soprattutto con l’avvento della modernità, hanno cominciato ad acquisire sempre più importanza. Non è solo il paesaggio visivo, infatti, a circondare e scandire la vita dell’uomo bensì anche il paesaggio sonoro che è uno stimolo persistente. Quello su cui questa ricerca pone di concentrarsi è la ricerca ed esplorazione dei Soundscape nelle slave narratives.

Nel primo capitolo, si cercherà di spiegare ed introdurre il lettore al mondo degli studi sonori e del paesaggio sonoro attraverso una spiegazione della sua origine e di quale sia il suo principale oggetto di ricerca. Successivamente si vuole spiegare la stretta correlazione tra lo studio del suono e la cultura afro-americana. Il suono ha infatti un ruolo fondamentale in questa cultura che lo vede parte fondante della sua identità attraverso il riconoscimento di specifiche tradizioni relative alla musicalità e non solo. Questo aspetto fondamentale si riflette nelle opere letterarie appartenenti a questa cultura. Un contributo importante alla letteratura afro-americana è senza dubbio quella delle narrative scritte da schiavi. Questi sono tra i primi testi scritti da afroamericani ad essere pubblicati negli Stati Uniti e nel Regno Unito e riportano importanti testimonianze del popolo afro-americano durante un periodo tragico della sua storia.

Si vorrà quindi cercare di spiegare il ruolo del suono in questi testi e come esso sia significativo nel raccontare la sofferenza di questo popolo. Si vedrà infatti che la descrizione del paesaggio sonoro in queste opere è centrale e detiene una grande importanza in questi resoconti spesso autobiografici di schiavi liberati che condividono la loro esperienza in schiavitù. Dopo un accenno generale alle opere, dal secondo capitolo si inizierà a prendere in esame degli specifici esempi di letteratura della schiavitù che risultano essere dei contributi fondamentali.

La prima opera esemplare è Narrative of the Life of Frederick Douglass, an American slave, written by himself. L’opera di Douglass, raccontando l’esperienza dello scrittore in prima persona, è uno dei principali stereotipi di slave narratives e tra le prime ad essere pubblicate. L’autore e protagonista, Frederick Douglass, riporta la sua storia di schiavitù ed il suo percorso verso la conquista della libertà. In particolare, dopo aver chiarito alcuni degli aspetti principali dell’opera, ci si concentrerà sulla rappresentazione dei suoni che Douglass fa nella sua opera. Si cercherà quindi di analizzare attraverso degli estratti, come questo sia significativo a raccontare in maniera veritiera ed esaustiva l’esperienza di schiavitù. La carriera di oratore di Douglass influisce profondamente sulle sue strategie narrative in cui tenta di trasporre la sonorità dell’arte oratoria. I suoni scandiscono l’esperienza di schiavitù raccontata da Douglass e la caratterizzano. Uno dei suoni principali presenti nell’opera è sicuramente quello delle slave songs che definiscono la cultura del popolo afroamericano e sono un fondamentale mezzo di espressione usato dagli schiavi per raccontare la propria realtà. Tramite il suono e le sue riproduzioni, inoltre, Douglass supporta lo scardinamento della sonic color line e di quella distinzione tra etnie che sembrava sussistere anche nella dimensione sonora.

Nel terzo capitolo, si passerà a prendere in esame un’altra opera significativa della letteratura degli schiavi, ovvero Incidents in the Life of a Slave Girl di Harriet Jacobs.  Questo secondo racconto autobiografico si discosta da quello di Douglass, in quanto racconta l’esperienza della schiavitù dal punto di vista femminile. Ci si concentrerà sulle novità che vengono introdotte dalla scrittrice nella sua opera e di come l’esperienza della sua vita in schiavitù, in quanto donna, cambi rispetto a quella di Douglass. Anche in questo caso, verrà analizzata la funzione che la Jacobs attraverso il suo racconto vuole dare al paesaggio sonoro e come esso accompagni le vicende e scandisca gli episodi raccontati nella storia. Nel caso della Jacobs, la descrizione dei suoni non può non includere anche la presenza del suo contrario: il silenzio. L’opera della Jacobs è infatti contraddistinta dal continuo intervallarsi di suoni e silenzi, di realtà raccontate e taciute che definiscono la sua esperienza di schiavitù. Verrà analizzato l’essenziale ruolo della pratica d’ascolto e come la dimensione sonora si riconfermi di nuovo protagonista degli eventi raccontati e dell’esperienza personale della Jacobs.

Nel quarto capitolo, l’ultima opera presa in esempio sarà Beloved di Toni Morrison. Si è pensato infatti di concludere la ricerca con un ricorso ad un’opera risalente ad un periodo più recente, istituendo quindi anche un ordine cronologico nella successione delle opere presentate. L’opera della Morrison sarà inoltre trattata per ultima, in quanto essa descrive una differente prospettiva della schiavitù. In Beloved, essa è infatti un ricordo, appartiene al passato dei protagonisti, nonostante sia capace di influenzare profondamente anche il loro presente. Verranno descritti alcuni stratagemmi narrativi usati dalla scrittrice che si rifanno alla musicalità della cultura afro-americana e come anche in questa opera ci siano dei forti accenni alla canzone degli schiavi che assume però nuovi connotati rispetto alla concezione già presentata nell’opera di Douglass. Nell’opera della Morrison la presenza della musica e della sonorità è un elemento fondamentale e descrive di nuovo la propensione del popolo afroamericano che non solo racconta la sua storia, ma la canta e la intona con melodie malinconiche. 

Infine, nell’ultimo capitolo si intende concentrarsi su una prospettiva relativa al campo didattico. Vista l’importanza della dimensione sonora in queste opere, la principale questione che si intende affrontare è come sia possibile coinvolgere la realtà sonora nell’approccio didattico a queste opere. Anche in campo educativo, l’approccio alla realtà sonora è fondamentale e definisce il percorso formativo degli alunni. Si intende quindi concludere la ricerca proponendo un breve esempio di attività didattica che coinvolga uno dei testi trattati e mostri come sia possibile includere nello studio del testo letterario anche l’elemento sonoro. Si vuole dunque portare alla luce l’importanza della rappresentazione sonora nel testo letterario e come esso partecipi in maniera fondamentale alla trasmissione del significato del testo ed alla creazione dell’immaginario degli studenti. Si ritiene infatti necessario valersi della componente sonora per permettere una migliore comprensione dell’opera e per proporre un’esperienza didattica innovativa e coinvolgente.

1.
I Sound Studies nella letteratura e cultura afroamericana: un’introduzione

Prima di giungere alla vera e propria indagine dei testi citati, si intende dare qualche chiarimento introduttivo circa i due elementi principali che si fondono in questa ricerca: gli studi sul suono e la cultura afroamericana che contraddistingue le opere degli schiavi. I Sound Studies, come campo di studi interdisciplinare, permettono di cimentarsi nello studio delle opere da un punto di vista definito e particolare, prestando particolare attenzione alla dimensione sonora rappresentata. Questa prospettiva mirata viene dunque applicata allo studio delle slave narratives, che contengono importanti tracce della cultura afroamericana. Per poter comprendere meglio le opere è fondamentale offrire qualche accenno riguardante la particolare identità culturale che queste opere raccontano. Per di più, questi lavori descrivono una particolare parentesi storica del popolo afroamericano contrassegnata da incredibile sofferenza. La dimensione sonora diviene perciò spesso funzionale per gli autori per manifestare la realtà emotiva di cui hanno fatto esperienza e permette ai lettori di empatizzare e immergersi nel loro vissuto personale.

Questa è la fine dell’anteprima gratuita. 

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