Il gigante d’argilla

Dal diario di Adriana
Giorno 13

Nello stato di New York c’è una piccola isola che da 150 anni ospita le salme di chi non ha parenti e non può permettersi un funerale. Da qualche giorno, poiché non vi è più spazio negli obitori, sull’isola arrivano salme che vengono seppellite in fosse comuni. New York, ormai capitale mondiale del Covid 19, ha già visto morire più di 8000 persone,  quasi il triplo degli attentati alle Torri Gemelle. Una foto scattata dall’alto dà la misura di questa tragedia.

Dal Texas una foto sconcertante

Oggi dal Texas arriva un’altra foto sconcertante. Almeno 6000 macchine in coda in un piazzale per ricevere cibo da istituzioni filantropiche e dalle banche del cibo che normalmente svolgono questo compito per gli indigenti. Chi ha potuto osservare da vicino l’incredibile assembramento ha constatato che  in coda ci sono anche Suv e Jeep e ha quindi immediatamente sospettato che anche negli Stati Uniti ci siano i furbetti e i finti poveri. La verità è invece che in attesa che le misure varate dal Congresso diventino operative  – non mi è chiaro se siano simili alle nostre e quale potrebbe essere la loro efficacia –  molte famiglie che se la passavano bene sono ora alle prese con difficoltà quotidiane enormi. Sono i nuovi poveri,  quelli che magari spendevano tutto senza immaginare il futuro, quelli che il virus lo avevano visto solo in qualche serie tv.

Non servono munizioni per sconfiggere il virus

L’iniziale indifferenza di Trump alla pandemia (come il suo gemello britannico) si è sbriciolata nel giro di poche settimane.  I numeri dei contagi e delle vittime sono drammatici e, al momento,  niente fa ben sperare. I dati positivi dell’economia sbandierati fino a qualche tempo fa da Trump con il suo liberismo in casa e il suo protezionismo verso il resto del mondo, si sono disintegrati nello spazio di un mattino e l’inadeguatezza delle strutture sanitarie di quel vasto paese ha mostrato come tutto, anche l’impensabile possa accadere. Non servono eserciti e munizioni per sconfiggere il virus. Qualcuno dice che l’Impero romano sia crollato anche a causa di una pandemia, un evento che nessuno stratega al mondo o nessun generale poteva ipotizzare.

Gli Stati Uniti si rivelano un gigante d’argilla.