La Terra vista da Marte

La Terra vista da Marte. Passi di/versi sul Pianeta Rosso di Alessandra Calanchi

Cinquant’anni fa i primi passi sulla Luna.

Oggi è Marte la nuova frontiera, su cui mezzo mondo sta investendo energie e risorse.

Ma il Pianeta Rosso, da sempre il più osservato e studiato, e transitato vicinissimo alla Terra nel 2018, si offre ogni giorno allo sguardo poetico e all’immaginazione scientifica con nuove rivelazioni e nuove suggestioni. E si fa ora utopia di mondi futuri possibili, ora archivio della memoria di tempi passati e perduti, ora metafora esistenziale e politica del nostro presente.
Catturare tutto ciò che ruota nella sua (e nella nostra) orbita – la terraformazione, la catastrofe, l’incontro con l’alterità, l’eterno oscillare fra entropia e progresso – è una missione impossibile, che solo la poesia può tentare. E tenta.

Qui sotto il booktrailer di La Terra vista da Marte prodotto in collaborazione con la Dum Tak Power

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La Terra vista da Marte:

Venuto da lontano

Che fatica facciamo

A stringere la mano

A un profugo venuto da lontano.

Quasi quasi

Preferiremmo

Un marziano.

Doppio dubbio

Mi chiedo a volte

Come sarebbe

Un doppio chiaro di luna

E mi trovo a modificare

Titoli di canzoni

Blue Moons…

The Dark Side of the Moons…

Moons River…

Provo strana attrazione

Per queste sfere imperfette

Che sono i satelliti di Marte

Sgraziate

Patate

Cosmiche

E mi assale la certezza

Che noi oggi saremmo uomini migliori

Se al posto dell’elegante Selene

Avessimo ammirato

Nel cielo stellato

Deimos e Phobos

Creature storpie, gobbe, asimmetriche, deformi

Brutte

Questa è la fine dell’anteprima gratuita. 

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